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Auto, l’accordo Ue-Germania sugli e-fuels «salva» i motori termici

L'annuncio su Twitter del vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans conferma l’intesa sui carburanti sintetici, nodo del Regolamento Ue sulle emissioni inquinanti delle auto

Governo scrive all'Ue sull'auto, 'transizione sia equa'

3' di lettura

«Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull’uso futuro degli e-fuels nelle automobili». Lo ha annunciato su Twitter il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. «Lavoreremo ora per ottenere quanto prima l’adozione delle norme in materia di Co2 per il regolamento sulle autovetture e la Commissione darà seguito rapidamente alle misure giuridiche necessarie per attuare il considerando 11», ha aggiunto.

La proposta iniziale dell’Unione Europea sui nuovi standard di emissione di anidride carbonica per le automobili, presentata ad ottobre, era stata rinviata a causa dell’opposizione della Germania. L’Ue voleva vietare la vendita di tutte le nuove auto con motore a combustione a partire dal 2035. La Germania aveva chiesto invece un’esenzione per le auto che bruciano e-fuels, sostenendo che tali carburanti possono essere prodotti utilizzando energia rinnovabile e carbonio catturato dall’aria, in modo da non rilasciare ulteriori emissioni nell’atmosfera.

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Svolta dopo settimane di pressing

La svolta - riporta Bloomberg - è arrivata dopo settimane di colloqui con la Commissione europea e pressioni da parte dei partner europei della Germania, irritati per le resistenze di Berlino che hanno provocato lo stallo della nuova legislazione. Nelle ultime ore, il governo Scholz ha ottenuto però rassicurazioni sul fatto che la normativa Ue sulle emissioni sarà neutrale dal punto di vista tecnologico, lasciando spazio ai cosiddetti e-fuel da utilizzare in un quadro a emissioni zero. «Questo apre la strada alla nuova immatricolazione dopo il 2035 di veicoli con motori a combustione che utilizzano solo carburanti a emissioni zero», ha sottolineato il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing in una nota.

L'intesa annunciata dal vicepresidente Ue cui sono delegate le politiche climatiche europee mette a tacere le obiezioni sollevate nelle ultime settimane dal partito pro-business Fdp, di cui fa parte Wissing, il membro più giovane dell'alleanza di governo del cancelliere Olaf Scholz. E permetterà alla Germania di approvare formalmente la legislazione varata lo scorso ottobre dall’Unione europea che prevede l'obbligo, per le auto e i veicoli commerciali nuovi, di non produrre alcuna emissione di CO2 dal 2035. Si tratta di un pilastro fondamentale nei piani dell'Ue per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Il 28 marzo la riunione dei ministri dell'Energia Ue

In tempi rapidi, la Commissione Ue dovrebbe ora approvare le misure necessarie ad attuare la nuova disposizione che consente di classificare le auto alimentate con e-fuel come carbon neutral.

Martedì 28 marzo la riunione dei ministri dell’Energia in programma a Bruxelles dovrebbe sancire ufficialmente il via libera della Germania alla normativa europea delle emissioni, mentre i Paesi che si oppongono, tra cui l’Italia, non saranno in grado di raggiungere una minoranza di blocco senza un peso massimo come la Germania. L’Italia puntava ad ottenere ulteriori garanzie, incluso il modo in cui anche le auto che utilizzano biocarburanti potrebbero essere esentate dallo stop alle auto non a zero emissioni.

In Europa gli e-fuels - carburanti sintetici prodotti dall'estrazione, tramite elettrolisi, dell'idrogeno verde poi combinato alla Co2 - vengono prodotti in Germania e in Islanda. L'Italia ha invece intrapreso la via dei bio-carburanti, prodotti a partire da biomasse o scarti, con l'Eni a farla da protagonista.

Salvini: necessario che Europa apra anche ai biofuels

«Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuels». Lo dice in una nota il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

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