Oloferne (gruppo musicale)

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Oloferne
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereFolk
Folk rock
Rock
Progressive folk[15]
Periodo di attività musicale1999 – in attività
Album pubblicati4
Studio4
Sito ufficiale

Gli Oloferne sono un gruppo musicale italiano di genere folk rock e progressive folk[1], formatosi nelle Marche nel 1999.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

(1999-2003) Gli esordi e il primo album[modifica | modifica wikitesto]

Gli Oloferne sono una band musicale italiana nata nel 1999 da un progetto di Giacomo Medici, Alessandro Piccioni e Stefano Procaccini. Sin dagli esordi le influenze musicali e le esperienze dei componenti si confondono sulle linee del rock, world music, sonorità medievali e celtiche con rimandi alla musica progressiva per fondersi in un folk cantautorale. Il trio inizia ad esibirsi nel territorio marchigiano con un repertorio in acustico formato da chitarre e basso acustici, flauti e percussioni. Il gruppo inizia ben presto a proporre brani propri, prediligendo la lingua inglese. Nel 2000 inizia la collaborazione con il violinista Alfonso Maria Cutolo, con il quale inizia a prendere forma il sound che caratterizzerà la band negli anni a seguire. Nel 2001 esce il loro primo album, omonimo, inizialmente autoprodotto. "Elfish Tree" diventa nel 2003 un videoclip[2] realizzato in collaborazione con il regista Vito Rubino e promosso al M.E.I. di Faenza dello stesso anno. L'etichetta milanese Ethnoworld srl ristampa e distribuisce il primo album degli Oloferne[3]. Uno dei brani del disco viene inserito nella compilation “Samonios vol.II - Capodanno Celtico 2003” (Terzo Millennio/Self)[4] insieme ad artisti nazionali ed internazionali della scena musicale folk. Gli Oloferne iniziano ad essere scoperti anche dalle radio nazionali[5] ed internazionali (in particolare in Argentina, Malta e Spagna) in trasmissioni dedicate a gruppi emergenti. In quegli anni il gruppo si dedica anche alla messa in scena di spettacoli musico-teatrali, come "L'albero di Alluminio - Il '900 tra suoni e parole", "Poesie nel vento: palabras, musica, pensamiento y...viento" e "Confessioni di un mangiatore d'aria"[6]. Nel frattempo al gruppo si aggiunge Marco Medici, fratello minore di Giacomo, alla batteria e percussioni, e Giuseppe Cardamone sostituisce al violino Alfonso.

(2004-2005) Il secondo album e i premi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver vinto nel 2004 il concorso musicale "Piceno on the Rock", gli Oloferne presentano nel dicembre di quell'anno il loro secondo disco, questa volta interamente in italiano, "Le Parole del vento"[7][8], all'interno del quale sono presenti come ospiti Gastone Pietrucci de “La Macina” e Sandro Severini della “Gang”. Nel 2004 gli Oloferne vincono il primo premio nella categoria "Miglior Testo" (ex aequo con i Sintagma) e "Miglior Brano Radiofonico" il Premio "città di Jesi". In quell'occasione il gruppo propone un nuovo videoclip, basato sulla canzone in gara "Colore Ora c'è"[9]. Nel 2005 il gruppo arriva in finale al premio "Fabrizio De André" e alle fasi regionali di "Rock Targato Italia". Viene realizzato un nuovo videoclip per la canzone "L'albero di alluminio", prodotto da Antonio Lucarini già firma per band quali PGR e Marlene Kuntz. Il 2005 si conclude con la vincita del concorso nazionale "Fanote"[10] e l'invito alla rassegna d'arte "MuSaBa Purana Festival" in Calabria. Dopo aver vinto anche il concorso "Alma Rock Studiorum 2005" a Bologna[11], gli Oloferne si esibiscono al Meeting delle Etichette indipendenti di Faenza.

(2005) Il tour in Argentina[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 2005 gli Oloferne arrivano fino in Argentina, con un mini-tour al nord del paese che li porta ad esibirsi nei teatri di Corrientes, Resistencia, Curutzu Cuatia e Goya. In quei giorni la band è spesso ospite nelle radio nazionali Argentine con sessioni unplugged[12][13].

(2006-2007) Il ritorno ai teatri[modifica | modifica wikitesto]

Si aggiunge al gruppo il chitarrista Gianluca Agostinelli per sostituire Stefano Procaccini. Stefano di fatto non abbandona la band ma rimane come supporter in vista dell'intensa attività live. Gli Oloferne ritornano nei teatri con il concerto-spettacolo "Controcanto"[14]. Nel numero estivo della rivista Cosmopolitan[15] gli Oloferne vengono annoverati tra le band italiane principali nel segmento musicale del folk rock[16]. Il brano "colore ora c'è" viene incluso nella compilation "Iang Pipol" (Rai 3 / Arte Nomade, 2007).

(2008-2012) Il terzo album e i nuovi riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il terzo album degli Oloferne esce nel 2008, dal titolo "Segno d'Acqua"[17][18], con la collaborazione del sassofonista Leonardo Sbaffi. Da quel momento prosegue l'attività live sul territorio Italiano. Nel 2009 il quintetto marchigiano vince il festival "Risonanze" di Padova[19][20][21] e Rai News 24 dedica un servizio al gruppo[22]

(2014) Il quarto album[modifica | modifica wikitesto]

Dall'agosto del 2012 gli Oloferne hanno deciso di interrompere l'attività live per dedicarsi esclusivamente alla registrazione del quarto album, "L'inferno dei Musici", in uscita il 9 marzo 2014, dopo essere stato presentato con un concerto spettacolo il 2 marzo 2014[23]. Durante lo stesso periodo lo storico chitarrista Gianluca Agostinelli si trova suo malgrado, e con dispiacere del gruppo, a lasciare la band a causa di un suo trasferimento ad Anversa (Belgio). Prende il testimone Paolo Sorci, che aveva in più di una occasione collaborato con la band.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Piccioni: voce, basso, flauto (1999-presente)
  • Giacomo Medici: voce, chitarra, percussioni (1999-presente)
  • Giuseppe Cardamone: violino (2001-presente)
  • Marco Medici: batteria, percussioni (2000-presente)
  • Paolo Sorci: chitarra (2014-presente)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Gianluca Agostinelli: chitarra (2005-2014)
  • Stefano Procaccini: chitarra (1999-2005)
  • Alfonso Maria Cutolo: violino (1999-2001)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Compilation[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ OLOFERNE discography (top albums), MP3, videos and reviews Recensioni e commenti sugli Oloferne nel sito di genere Prog Archives
  2. ^ [1] Videoclip di "Elfish Tree"
  3. ^ [2] Recensione di Emanuele Tamagnini su Rockit.it
  4. ^ Self distribuzione / VV.AA - Capodanno Celtico - Samonios In Musica Vol. 2 Archiviato il 2 gennaio 2014 in Internet Archive. Catalogo Self
  5. ^ Rai Radio1 - DEMO Archiviato il 2 gennaio 2014 in Internet Archive. Scheda Artista su Rai Radio 1 DEMO
  6. ^ [3] Articolo su Portobello's 11-3-2004
  7. ^ Oloferne: Le parole del vento Recensione di Alberto Barina di Italianissima.net
  8. ^ [4] Recensione di Stefano Tognoni su "L'isola che non c'era" n.37, luglio/settembre 2005
  9. ^ Finale nazionale del concorso “Premio Musicale città di Jesi” - Senigallia Notizie Articolo su Senigallia Notizie del 15/12/2004
  10. ^ [5] Articolo de Il Resto del Carlino del 21/09/2005
  11. ^ [6] Articolo de Il Resto del Carlino del 30/05/2005
  12. ^ [7] Video Reportage del Tour
  13. ^ [8] Articolo del Corriere Adriatico del 18/01/2005
  14. ^ Copia archiviata, su oloferne.com. URL consultato il 4 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2008). Scheda Spettacolo dal sito ufficiale
  15. ^ [9] Articolo su Cosmopolitan dell'Agosto 2007
  16. ^ Chiaravalle: alla Festa dell'Unità la musica degli Oloferne • Vivere Jesi Archiviato il 12 settembre 2014 in Internet Archive. Articolo su Concerto a Chiaravalle
  17. ^ [10] Recensione su "L'isola che non c'era"
  18. ^ [11] Recensione di Simone Giorgi su RockPV
  19. ^ Oloferne, primi a Limena - il mattino di Padova dal 2003.it » Ricerca Il Mattino di Padova del 9/12/2009
  20. ^ [12] Articolo italianissima.net]
  21. ^ [13] Articolo de Il Gazzettino del 09/12/2009
  22. ^ [14] Servizio di Rai News 24
  23. ^ Articolo de Il Corriere Adriatico del 02/03/2014

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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