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Chora Media compra Will, matrimonio nei podcast-news da 5,2 milioni di euro

Chora Media, podcast company fondata da Guido Brera, Mario Calabresi (che la dirige e ne è ceo), Mario Gianani e Roberto Zanco, acquisisce il 100% di Will Media

di Andrea Biondi

3' di lettura

Un’operazione da 5,2 milioni a cui si aggiunge una piccola distribuzione earn out di Chora che viene data ai vecchi soci. Il matrimonio di cui Il Sole 24 Ore ha parlato in anticipo a marzo alla fine è arrivato al dunque. Con una operazione di M&A nel settore dei podcast che vede nella veste di compratore Chora, podcast company di qualità diretta da Mario Calabresi (ex direttore di Repubblica e La Stampa) e in quella di società acquisita Will Media, startup giornalistica 100% social che crea contenuti editoriali digitali, fondata e guidata da Alessandro Tommasi.

Chora Media acquisisce Will

Quindi, come si legge nella comunicazione diffusa in mattinata, «Chora Media, podcast company fondata da Guido Brera, Mario Calabresi (che la dirige e ne è CEO), Mario Gianani e Roberto Zanco, acquisisce il 100% di Will Media, media company fondata a gennaio 2020 da Alessandro Tommasi, Imen Boulahrajane, Davide Dattoli e Francesco Fumagalli, dando vita al primo polo italiano dell'informazione nativa digitale in audio e video». Come co-founder, ma non più in Cda, Will annoverava Imen Boulahrjane meglio nota come Imen Jane, l'influencer sugli scudi per le riuscitissime pillole di divulgazione dell'economia su Instagram, poi però finita al centro delle polemiche per una falsa laurea.

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La trattativa ha visto impegnate dunque da una parte la Is Media Srl e dall'altra Chora, marchio della Be Content a sua volta controllata all'85% da Be Water (i cui soci di riferimento sono Mario Gianani della casa di produzione Wildside e Guido Maria Brera di Kairos Partners), con l'amministratore unico Mario Calabresi al 15 per cento. Chora è nata a fine 2020.

Community di due milioni di persone

«Le due società insieme contano su una community social di 2 milioni di persone e su oltre 3 milioni di ascolti medi mensili podcast» recita la nota. «In un mercato che cresce così velocemente come quello dell'audio era importante cominciare a consolidare e mettere insieme esperienze, background e sensibilità diverse. Abbiamo scelto Will – spiega Mario Calabresi, Ceo di Chora Media – perché ha una capacità di comunicare fresca e potente e perché è complementare a Chora. Le due realtà resteranno indipendenti editorialmente, ma collaboreranno nell'individuazione di progetti, strategie e investimenti comuni». L'acquisizione, ci tiene a precisare Calabresi «non nasce da una necessità di fare efficienza ma dalla convinzione che sia necessario crescere e continuare a innovare. Insieme diamo vita a un'idea di palinsesto, che spazia dall'intrattenimento all'informazione, davvero nuovo e completamente digitale».

Sfida sostenibilità

«Se trovare una soluzione alla crisi della stampa tradizionale è sempre più urgente e complesso – commenta Alessandro Tommasi, ceo e founder di Will Media – non è da meno per complessità la sfida della sostenibilità dell'editoria nel mondo digitale. Per cercare modelli di business che portino proprio al raggiungimento della sostenibilità economica, l’integrazione fra realtà innovative unite da una mission simile, come Chora e Will, è senza dubbio una strada da percorrere. Il trend di consolidamento nel mercato, tanto a livello globale che locale, è sempre più evidente e condizione necessaria per la crescita».

I numeri dei podcast in Italia

Secondo una ricerca di OBE realizzata con BVA Doxa e che ha visto coinvolto anche l'OBE Podcast Committee Ad oggi sono 13 milioni gli ascoltatori di podcast. Una crescita che non è incasellabile in un trend passeggero: il 53% è un'audience di appassionati che li fruiscono in modo regolare. L'ascolto passa dagli schermi degli smartphone nel 73% dei casi ed è prevalente in mobilità, con un intervistato su tre che ascolta podcast in auto. Si tratta di una generazione trasversale e multitasking: quasi 8 su 10 ascoltano podcast mentre fanno altro. L'ascolto è soprattutto solitario, ma per il 16% dei giovani la fruizione è in compagnia e il 23% di genitori li ascolta con i figli. Consumo espanso, attento, esigente: un podcaster su cinque consuma fino a cinque programmi. Tutto però si gioca nei primi secondi. Perché la scelta di ascoltare o abbandonare un podcast è veloce e quasi un terzo (28%) abbandona con un'elevata frequenza. A guidare il consumo è la passione. I contenuti sono prevalentemente di entertainment (80%), ma crescono i temi formativi. Quello che fa la differenza – e che costituisce per le aziende un nuovo Eldorado in una fase di crisi diffusa dell'attenzione – sono gli elevati livelli di coinvolgimento. L'80% ricorda inserimenti pubblicitari nei podcast, il 76% podcast sponsorizzati e il 70% branded podcast. Su 50 proposte realizzate dalle aziende, il 74% dichiara di averne ascoltato almeno uno.

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